Difesa del territorio
Per la difesa del territorio nell'impero, all'inizio dell'età moderna, venivano reclutate dai vari signori territoriali milizie formate da borghesi e contadini. A differenza dell'esercito regolare, tali milizie non erano impiegate a scopo offensivo. Il libello dell'Undici (1511) di Massimiliano I stabiliva, d'accordo con gli stati regionali del Tirolo, che i vari stati o ceti erano tenuti a prestare il servizio militare per la difesa del Paese. La squadra difensiva, reclutata attraverso una chiamata alle armi indetta dai giudizi, si componeva di un numero di uomini variabile fra i 5000 e i 20.000, a seconda della minaccia incombente; si reclutava inoltre attraverso la leva militare, che in caso di improvvisa irruzione del nemico arruolava tutti gli uomini abili alle armi fra i diciotto e i sessanta anni. I soldati reclutati in questo modo dovevano prestare servizio solo entro i confini del Paese.