Dopo gli studi di storia e scienze dello Stato, il conte Stadion intraprende nel 1787 la carriera diplomatica, è ambasciatore imperialregio a Stoccolma, Londra, Berlino e San Pietroburgo e assume infine, dopo la conclusione del trattato di Presburgo (26 dicembre 1805), la direzione della politica estera austriaca. Il conte Stadion punta sul rilancio dell'ordinamento cetuale, su una serie di riforme interne (p. es. creazione della leva generale nel 1808) e sulla promozione dell'educazione popolare e il risveglio del patriottismo. È un avversario dichiarato della guerra contro Napoleone Bonaparte. Con il trattato di Schönbrunn (14 ottobre 1809) Stadion deve cedere il posto a Metternich, che si adopera con successo per imprimere un nuovo orientamento alla politica austriaca, appoggiandosi a Napoleone. Dopo una breve assenza, nel 1812 il conte Stadion torna alla politica come ambasciatore austriaco. Nel 1814 è a capo della Camera di corte e del ministero delle Finanze. Il conte Stadion cerca di risanare le casse dello Stato attraverso una serie di misure, ad esempio ritirando dalla circolazione la carta moneta e investendola in titoli di stato fruttiferi. A tale scopo nel 1811 viene creata la Banca Nazionale Austriaca (Österreichische Nationalbank). Il conte Stadion muore a Baden, vicino Vienna, all'età di sessantuno anni.
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